martedì 25 gennaio 2011

Traccia per un articolo di giornale

Provate ad esercitarvi su questi elementi:

Tipologia testuale: articolo di cronaca

Traccia: allarme bomba

Destinazione editoriale: ___________________________________________(libera scelta)

Occhiello:

Titolo:

sommario

I dati:
quando: sabato 22 gennaio ore 19
dove: mcdonald di Tortona
Cosa: allarme bomba per uno zaino abbandonato
Chi: intervento delle forze di polizia e degli artificeri
Sull'esito dell'intervento potete esercitarvi a immaginare il finale.

Provate a scrivere l'articolo nei commenti.

Buon lavoro

Il professore

18 commenti:

  1. panico al mcdonald
    uno zaino manda all'aria il sabato sera
    tutto sistemato dalle risa di un carabiniere

    Una squadra dei carabinieri fa improvvisamente irruzione all'interno di un Mcdonald. Dopo aver evaquato i clienti e seminato il panico, dedicano la loro attenzione a uno zaino apparentemente abbandonato.
    E' così che a tortona (Al), quello che per molti poteva essere un tranquillo sabato sera, si è trasformato in un incubo. Tutto ha inizio a seguito della telefonata del dottor Rossi ai carabinieri, avvenuta intorno alle 19.00. Il signore, era stato impensierito da uno zaino che si trovava all'interno del locale, apparentemente abbandonato. Così, pensando che potesse contenere un qualche micidiale ordigno esplosivo,non ha esitato a chiamare i carabinieri, che, precipitatisi sul posto, hanno subito iniziato ad armeggiare delicatamente intorno allo zaino. Intanto, la folla terrorizzata assisteva alle operazioni col fiato sospeso, quando, uno dei carabinieri, aperto lo zaino, scoppia in una fragorosa risata e mostra a tutti il contenuto dello zaino:libri. Così anche la folla, seguendo l'esempio dell'agente, scioglie la tensione con due sane risate.
    La vicenda che ha spaventato un centinaio di Tortonesi, fa riflettere. Ormai viviamo in un mondo in cui la paura di attacchi terroristici è altissima, e riesce a far vedere in un innocuo zaino di libri, un ordigno esplosivo.

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  2. momenti di angoscia in un fast food dell'alessandrino.
    quanta paura può provocare uno zaino abbandonato!
    falso allarme,ma intanto il sabato sera va a monte.

    Lo scorso sabato sera in un Mc Donald della provincia di Alessandria è stato rovinato a causa di un allarme bomba,segnalato da uno degli ospiti del locale.
    "mentre stavo mangiando,mi giro e vedo all'entrata uno zaino molto grosso abbandonato,inoltre noto che un uomo fuori si sta allontanando velocemente dal locale;così ho chiamato la polizia".questa è la testimonianza del giovane(vuole rimanere anonimo),che insieme ad alcuni suoi amici stava mangiando tranquillamente nel locale.
    Dopo aver fatto irruzione nel fast food,gli uomini della polizia e gli artificeri controllarono meticolosamente l'esterno dello zaino. Infine,trattenendo il fiato per l'agitazione,lo aprirono.
    Il pericolo? alcuni libri e delle penne.

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  3. Occhiello: Un ristorante della nota catena “Mc Donald” rischia di saltare in aria
    Titolo: Bomba nella emme che conquista il modo
    Sommario: Nel ristorante gremito di gente uno zaino diffonde paura

    Sembra un Sabba. Parole su parole. Schiamazzi che coprono le risa. Poi il silenzio pesante della paura che diventa terrore.
    Tortona è solo una cittadina di provincia dove il sabato sera si cena al Mc Donald poi si va al cinema. E’ il primo momento di festa di chi studia o lavora tutta la settimana, il primo per rilassarsi anche se c’è tanta troppa gente, tutti conoscono tutti. L’odore di patatine fritte sembra quasi un profumo dopo qualche minuto.
    In un’ora passano centinaia di persone ed è raro che qualcuno si fermi più di 40-45 minuti. Uno zainetto, di quelli comunissimi fra i giovani, è rimasto su una sedia per più di due ore. Una delle cameriere lo guardava spesso con apprensione crescente. Nessuno l’ha cercato. Per questo la donna si è spaventata e ha chiamato la polizia credendo di poter sventare l’ultimo attentato di chissà quale organizzazione terroristica: una russa, insoddisfatta del bilancio di vittime nell’aeroporto di Mosca; forse una islamica, con l’intenzione di distruggere le distrazioni americane che si diffondono in tutto il mondo e insultano quotidianamente l’islam; magari è un pazzo che vuole uccidere i suoi concittadini per torti che subisce da anni.
    Arrivati gli artificieri si fanno strada fra la gente spinta fuori dal locale. Il silenzio è totale, la tensione massima. E’ un ragazzo giovane, come quelli che animavano il ristorante fino a un minuto fa, ad avvicinarsi all’oggetto della paura. Cerca di sentire il ticchettare della bomba. Si appresta con movimenti cauti ad aprire lo zaino. Dentro c’è una busta: “Per Giulia” è scritto in rosso, la calligrafia è tremante.
    Il ragazzo non sa quello che deve fare; si volta verso il resto della squadra e riceve in risposta un cenno, significa: “Procedi”. Alzata la busta vede qualcosa avvolto in una busta di plastica.
    Dentro (c’è) un peluche. “Che la bomba sia nascosta nella pancia dell’orso?” si chiede il ragazzo confuso.
    Dietro di lui un uomo, che ha passato i quaranta, comincia a ridere; poi ride anche un altro accanto lui. Ridono tutti. Il ragazzo non capisce cosa significhi una tale reazione. L’uomo gli spiega che quell’orso non era nient’altro che l’ultimo disperato tentativo di suo figlio, per riconquistare la sua Giulia.
    La notizia del falso allarme si diffonde e la gente ricomincia a parlare e ridere. Tutto torna normale.
    Il nostro ormai è un mondo di violenza in cui tutti siamo vulnerabili, ogni dettaglio inconsueto ci mette in allarme. I pericoli reali sono tanti, ma la nostra immaginazione ci porta troppo spesso a pensare al peggio perché solo a questo ci siamo abituati.
    Questa cittadina è salva, ma forse non lo sarà la prossima. Magari questo evento diffonderà una tranquillità eccessiva che porterà alla mancanza di paura e quindi di difesa. Forse il prossimo zaino abbandonato non sarà un segno d’ amore, ma porterà odio e morte.

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  4. Tortona: un sabato sera di paura

    FALSO ALLARME BOMBA

    Uno zaino mette paura, evacuato il McDonald

    Fra i tavoli regnavano le chiacchiere e le risate quando improvvisamente una squadra di forze di polizia ha fatto irruzione nel noto fast food McDonald di Tortona. L’avvenimento è accaduto lo scorso sabato, quando circa alle 19:30 una donna del personale ha sospettato che all’interno di uno zaino abbandonato potesse trovarsi una bomba. L’allarme è stato lanciato e in poco tempo tutti i clienti sono stati invitati ad evacuare la stanza e ad allontanarsi dal luogo. Lo zaino blu, di media misura e di una nota marca americana era lì sopra una panchina, circondato da qualche poliziotto e qualche artificiere. Nessuno aveva fatto caso a chi l’avesse poggiato lì, nessuno gli aveva dato troppa importanza. Ma di fronte agli orrori che succedono in questi giorni in tutto il mondo anche una semplice borsa blu può diventare causa di scompiglio e di paura.
    Dopo aver analizzato cautamente il contenuto dello zaino, le forze armate hanno dichiarato che in realtà si era trattato di un falso allarme: non era stato trovato alcun ordigno.
    La gente è stata fatta tornare all’interno del fast food e la serata ha ripreso il suo solito andamento naturale e tranquillo. Tuttavia non si può ignorare la paura che ormai ci accompagna tutti i giorni.

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  5. Paura ad un mc donalds per finto zaino bomba.
    Ragazzini scapestrati rovinano il sabato sera:
    ora se la vedranno con loro i genitori.

    Sabato sera alle ore 19 presso il fast food Mc Donalds è stato trovato uno zaino lasciato incustodito ad un tavolo. I testimoni Carlo e Paolo, in quel momento seduti a quel tavolo, hanno chiesto al personale a chi appartenesse quello zaino; subito dopo cinque ragazzi di età tra i 14 e i 16 anni hanno gridato "in quello zaino c'è una bomba!!! uscite!!!". La gente in un primo momento scettica, va nel panico, e una ragazza ha chiamato cosi i carabinieri a loro volta accompagnati dagli artificieri. Sgomberato il ristorante, gli artificieri hanno fatto notare che lo zaino era assolutamente vuoto,e c'è da immaginarsi le facce incredule delle persone che erano nel fast food. A quel punto i cinque ragazzi che avevano dato l'allarme sono scoppiati a ridere, spiegando ai carabinieri che era tutto uno scherzo. Alle domande di questi i ragazzi hanno risposto: "Volevamo divertirci e che , come nel film di Checco Zalone "che bella giornata", la storia avesse lieto fine". Per questa loro "ragazzata" i cinque ragazzi sono stati denunciati e ora rischiano dalle due alle quattro settimane di lavori socialmente utili nella ANAS. Per i poveretti che quel sabato stavano mangiando tranquilli, niente piu panini caldi.

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  6. Fiato sospeso al McDonald’s di Tortona
    Terrorismo: la paura fa novanta
    Allarme zaino-bomba nell'Alessandrino

    E’ un sabato sera quando la piccola cittadina di Tortona in provincia di Alessandria viene scossa da un allarme-terrorismo. Uno dei tanti, ma il primo per i tortonesi. Forse è proprio per questo che la folla presente è rimasta così scossa: se leggiamo i quotidiani e guardiamo i telegiornali, le notizie di crimini (assassinii, attentati, rapine, rapimenti ecc …) provengono da città, anzi, metropoli, come Milano e Roma. I tortonesi, quindi, non si sono mai trovati a vivere in prima persona l’allarme di un pacco bomba o meglio, di uno zaino bomba. Ma c’è una prima volta per tutto.
    Il tutto accade lo scorso 22 gennaio nel fast food più popolare tra i ragazzi, il McDonald’s vicino al centro commerciale Oasi. L’allarme viene dato da un cassiere che nota un individuo con la visiera del cappello calata sugli occhi, che dopo essere entrato nel locale, lascia uno zainetto Eastpak su un tavolo vuoto. E’ sabato e il giovane è sballottato da un cliente all’altro, ma non perde di vista lo zaino. Queste sono le parole del dipendente del McDonald’s che spiega il motivo per aver chiamato la polizia:” Ho pensato: perché ha lasciato lo zaino proprio sul tavolo meno frequentato? Perché aveva un cappello da baseball abbassato sugli occhi? Non riuscivo a darmi una risposta e più passavano i minuti più mi terrorizzavo, così ho chiamato la polizia.” L’intervento delle forze dell’ordine è stato repentino. In primis hanno fatto evacuare il fast food. Poi con un robot artificiere hanno incominciato a maneggiare delicatamente lo zainetto. La folla assisteva alla scena con un silenzio di tomba. Erano terrorizzati, ma poterono mettere fine alle loro angosce, appena il robot aveva alzato con il suo braccio meccanico un libro di greco. La piccola cittadina di Tortona è ancora scioccata, lo spavento è stato veramente grande. Dalle testimonianze raccolte molti pensavano:” Stavolta tocca a noi.” Chi può biasimarli? Ormai viviamo in un mondo dove la violenza e i crimini sono all’ordine del giorno, dove gli scherzi o le semplici coincidenze come queste, sono così pochi da far apparire anche le piccole cose pericolose.

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  7. Occhiello: Il panico ha invaso il parcheggio dell’Iper di Tortona fino alle 21.00.
    Titolo: Emergenza al fast food: uno zaino scambiato per una bomba.
    Sommario: Immediato l’intervento delle forze dell’ordine.
    Una mano, un po’ tremolante, si accinge ad aprire lo zaino abbandonato. Intorno il silenzio. Pochi istanti dopo, la stessa mano, ora più ferma, estrae una felpa e una manciata di caramelle. Sospiro di sollievo: pericolo scampato.
    Si è conclusa positivamente la vicenda di sabato 22 gennaio; l’allarme bomba infatti, è risultato infondato. Erano le 19, il McDonald di Tortona era saturo di persone, quando improvvisamente dalla porta d’ingresso si fecero strada, tra la folla, polizia e artificieri. Essi imposero lo sgombero del locale. “Un guazzabuglio generale. Il panico ci ha assaliti. Non ci capacitavamo di quello che stava avvenendo” racconta una giovane testimone oculare. A insospettirsi e a dare l’allarme fu un membro dello staff, poiché aveva notato uno zaino abbandonato su una sedia. Immediatamente pensò che lì dentro si potesse nascondere un esplosivo.
    Probabilmente era stata la posizione dello zaino (al centro della sala), il giorno e l’orario a far nascere atroci dubbi. Un altro fatto incise sicuramente sul panico generale: la minaccia sempre più frequente di attacchi terroristici. “Credevamo di essere presenti a un secondo 11 settembre” rivela lo stesso ragazzo che aveva dato l’allarme.
    Sono le 21: la preoccupazione si è sciolta. Il McDonald è quasi del tutto vuoto. Ma c’è ancora lo zaino abbandonato sul tavolo: simbolo delle paure in cui siamo immersi.

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  8. Occhiello: Dilagante la sindrome “attentato”.
    Titolo: Evacuato il McDonald’s per uno zainetto.
    Sommario: Falso allarme terrorismo a Tortona. L’intervento degli artificieri era ingiustificato.

    “Per fortuna è solo un falso allarme!” E’ stata questa la dichiarazione rilasciata dal gestore del “McDonald’s” mentre nel locale erano appena terminate le operazioni di controllo da parte degli artificieri. Così alle 21:30 del 22 Gennaio ha avuto fine la vicenda che ha fatto tenere il fiato sospeso ai cittadini di Tortona che, nell’occasione, si sono presumibilmente sentiti coinvolti dalla follia del terrorismo internazionale. Ma andiamo all’inizio. Ore 19, nel fast food stava affluendo come ogni sabato un numero elevato di avventori tra cui molti genitori con i propri figli. Una cameriera avendo notato uno zainetto, apparentemente dimenticato su una sedia, ha informato il suo superiore. Questi, nell’intento di aprirlo per verificare la possibilità di reperire il legittimo proprietario, ha sentito uno strano rumore che lo ha messo in allarme, per cui ha deciso di non muoverlo e di chiamare i Carabinieri. Poi ha invitato i clienti ad uscire senza dare particolari spiegazioni. La gente subito ha sospettato che si sia verificato qualcosa di grave e la notizia dell’evacuazione del “McDonald’s” si è diffusa presto in città. Le forze dell’ordine, di conseguenza ad una simile segnalazione, non hanno potuto fare altro che chiedere l’intervento del corpo degli artificieri e disporre lo sgombero della zona. Sono stati così fatti allontanare i clienti della multisala “Megaplex” e dell’ipermercato “Oasi”. Dopo che tutto è stato messo in sicurezza, ecco l’entrata in azione degli artificieri che si sono cimentati nell’apertura dello zaino ed hanno estratto il suo contenuto consistente nel necessario per portare a spasso un neonato. La tanto temuta bomba non era nient’altro che questo. “Ho subito pensato alla sicurezza dei clienti; essendo sabato sera il locale era pieno.” Così ha continuato il direttore giustificandosi per il falso allarme. Ma ha fatto bene a chiamare le forze dell’ordine? Chi può dirlo. Una cosa è certa: siamo tutti condizionati dalle notizie degli attentati avvenuti in ogni parte del mondo, per cui ai più le precauzioni da adottare in casi simili a quello del 22 scorso non sembrano mai troppe.

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  10. Occhiello: Bomba al McDonald di Tortona
    Titolo: IL FIAG FALLISCE
    Sommario: Un coraggioso ragazzo sventa l’attentato

    Segnatevi questa data sul calendario: Sabato 22 Gennaio ore 19.07, e poi accanto scriveteci “primo fallimento”. Perché è vero, per quanto sembri incredibile: ieri sera, al McDonald di Tortona, grazie ad un ragazzino qualunque, il FIAG ha fallito.
    Il negozio di Abercrombie & Co. a Milano, il grande punto vendita Nike a Londra, la sede principale della fabbrica Nestlé in Svizzera: sono solo alcuni fra i più eclatanti attentati operati dal gruppo terroristico FIAG, Fronte Internazionale Anti-Globalizzazione, che ormai da anni tutti abbiamo imparato a conoscere e temere. Centinaia e centinaia di bombe, poste in sedi, negozi e punti ristoro grandi e piccoli, ma tutti appartenenti alle più influenti multinazionali. E tutte le bombe, fino ad ora, erano regolarmente esplose, provocando danni inimmaginabili ed un numero di morti che ormai si calcola possa aver raggiunto il milione. Sull’infallibilità del FIAG erano ormai sorte scommesse, ma chi aveva scommesso a favore del gruppo terroristico ieri ha perso.
    Si sarebbe trattato del dodicesimo attentato ai danni del McDonald, e la bomba non era stata posta nel fast-food di New York, bensì in quello di una piccola città nel sud-est del Piemonte, Tortona. La preparazione era fra le più semplici: la bomba, perfettamente silenziosa, chiusa in uno zainetto posto sotto un tavolo, alle sette di sera, quando l’afflusso di gente raggiunge il suo apice e la confusione è massima. Le probabilità che qualcuno se ne accorgesse erano minime e, alle 19.30 precise, appena prima che i clienti si allontanassero per andare a prendere i biglietti del cinema, la bomba sarebbe esplosa.
    Non è andata così. Il destino ha voluto che Giorgio 143 con il suo amico Giacomo 22 ieri sera arrivassero dieci minuti prima del solito, perché la console si era rotta interrompendo una partita a “The ancient war” e facendo loro guadagnare un brevissimo lasso di tempo. Brevissimo, ma abbastanza per arrivare al McDonald al momento giusto per occupare il tavolo che si era appena liberato, accanto alle finestre. Sui vassoi avevano due confezioni di patatine e una di McChicken ciascuno. Giorgio 143 ha fatto però cadere il proprio hamburger e, nel raccoglierne i resti con l’intenzione di ricostruirlo, si è accorto dello zainetto sotto il loro tavolo. Forse nessuno ne sarebbe stato insospettito, ma Giorgio 143 è colpito da “qualcosa di strano, che non mi quadrava”. Lo ha raccolto e studiato, poi, in un lampo, ha compreso: non c’erano marche. Nessun timbro Decathlon, o Nike, o Freddy.. niente. Un fatto che sarebbe stato visto solo come un’inspiegabile stranezza da molte persone per Giorgio 143, invece, ha rappresentato un indizio fondamentale che avrebbe salvato lui e tutti gli altri clienti: la FIAG ha nei suoi principi quello di non utilizzare mai nulla che riporti i marchi di famose aziende produttrici.
    Giorgio 143, forte delle sue ore passate davanti ai videogiochi, maggior parte dei quali costruiti su complotti e attentati terroristici, abituato a vivere in un clima di guerra, dove tutto puoi aspettarti, ha intuito quindi la pericolosità di ciò che aveva in mano e, senza neppure aprire lo zainetto, ha telefonato immediatamente alla polizia. Le forze dell’ordine sono subito arrivate sul posto, gettando scompiglio e panico all’interno del McDonald e facendo scappare tutti i clienti, terrorizzati fino alle lacrime. I poliziotti hanno aperto lo zaino e, scoperta la bomba, grande poco meno di un pugno, l’hanno disinnescata.
    A Giorgio 143 si è già assegnato il titolo di Eroe Nazionale per aver salvato la vita dei suoi concittadini, ma forse questo coraggioso ed intuitivo ragazzo ha fatto molto di più, regalando a tutti noi una speranza: il FIAG non è infallibile e può quindi essere sconfitto. Segnatevi questa data: Sabato 22 Gennaio 2037.

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  12. 666 morti, 176 feriti
    La grande M sotto attacco
    Attentato al McDonald centrale di Milano

    Ore 13:30. Una bomba al tritolo esplode nel McDonald di. Boston, Massachusetts. Francoforte, Germania. Parigi, Francia. Tortona (AL), Italia. 666 morti, 1 per indigestione, e 176 feriti, 93 gravi. L'emblema del mondo globalizzato prende fuoco. Tra le vittime anche pompieri, forze dell'ordine, artificieri. Probabile attacco terroristico.
    Tortona 19:30. Un comune zaino da turista si rivela un ordigno letale. Tra le vittime anche un italiano, un francese e un tedesco. Le forze dell'ordine e gli artificieri, avvertiti pochi minuti prima da una mail anonima, sono arrivati troppo tardi: quando le volanti stavano per giungere sul posto l'edificio è esploso. Un poliziotto, illeso, racconta: "Ero nell'auto quando è accaduto; stavamo per spegnere i motori quando il tetto è saltato in aria in un'enorme fiammata. Cadevano dal cielo cenere e pezzi di intonaco". Dopo l'esplosione è scoppiato un incendio e sono stati chiamati i vigili del fuoco; sorprendentemente gli edifici contigui non hanno riportato nessun danno. I pompieri quando sono arrivati non hanno potuto salvare nessuno: gli unici sopravvissuti sono infatti clienti che attendevano di entrare o erano nella zona-giochi esterna, dedicata ai bambini, come testimonia una donna.
    Secondo l'ANSA lo zaino sarebbe stato posto da un uomo sulla trentina, poi scomparso dopo l'esplosione. Si pensa sia opera del WIWW McDonald (What is wrong whit McDonald), sottosezione terroristica e no-global della London GreenPeace che da anni combatte contro il gigante americano. Ma non erano mai stati così pericolosi: nel luglio scorso tagliarono la colonna che reggeva l'ormai iconica M fuori dal McDonald di San Bernardino in California (primo ristorante della catena), poi rapirono camionisti dei carichi merci della multinazionale; ora hanno provocato una catastrofe da oltre 600 morti.
    Sempre stato riferimento per cibo a basso prezzo per le grandi masse, ora il McDonald rischia di cadere, e insieme, l'economia mondiale. Fin dal dopo guerra il colosso aveva dominato il mondo della ristorazione ditribuendo cibo per pochi dollari, prezzi abbordabili per tutta la popolazione. Negli ultimi anni di crisi aveva registrato un aumento del fatturato a differenza di quasi la totalità degli altri settori. Forza trainante dell'economia, la cui crescita sembrava innarestabile, adesso prevede un calo impressionante dei clienti e innumerevoli dimissioni. Il lavoro paga, ma non la vita. Tutto cambierà. Diventerà troppo rischioso pranzare in fast-food.
    Ronald McDonald, co-fondatore dell'azienda, in una conferenza stampa: "sono molto preoccupato per la situazione attuale: se i futuri attentati non saranno prevedibili, sarà una catastrofe; data l'impossibilità di munire ogni McPoint di agenti speciali".
    Sussistono le ovvie perplessità sul luogo dell'attacco in Italia: per quanto pittoresca, Tortona, non può di certo rappresentare la globalizzazione nel nostro paese.

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  13. paura e confusione al mc donald di tortona.
    un piccolo zaino pietrifica i clienti del fast food.
    l'intervento delle forze dell'ordine placa il panico generale: era solo uno zaino vuoto

    l'affollato mc donad di Tortona ieri sera si è trasformato in un vero inferno. verso le 19.00 un uomo recentemente tornano da New York nota in un angolo del locale un piccolo zaino che pochi minuti prima aveva visto in spalla ad un ragazzo alto e di colore, l'uomo ha subito chiamato i carabinieri che sono immediatamente intervenuti con l'assistenza degli artificeri, che con cautela hanno aperto lo zaino mostrando ai clienti terrorizzati che si trattava soltanto di uno zaino dimenticato da un ragazzo.

    il tempestivo arrivo dei carabinieri ha subito allarmato i clienti tranquilli e affamati che volevano concedersi un sabato sera con gli amici. sono state fatte evacuare dal mcdonald circa 40 persone dicendo loro che all'interno poteva esserci una bomba. dopo circa un quarto d'ora di preparazione da parte degli artificeri uno di loro incomincia ad aprire lo zaino, con cautela sgancia i lacci e apre la tasca. l'artificere si alza sereno con lo zaino in mano mostrando il contenuto: un libro e una bottiglietta d'acqua. la folla radunata all'esterno del fast food si rasserena e le autorità riaprono il mcdonald. l'umo che ha chiamato i carabinieri è stato portato in caserma per degli accertamenti e per dare informazioni su chi possa essere il ragazzo che ha dimenticato lo zaino. l'uomo in presenza del capitano dei carabinieri ha detto:<< era vestito in um modo strano ed è uscito correndo, io sono tornato da poco dagli stati uniti dove queste situazioni sono all'ordine del giorno così mi sono preoccupato>>.ora le forze dell'odine stanno indagando per capire chi sia il proprietario dello zainetto che ha portato scompiglio e paura in tutta la città

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  14. occhiello: Paura in un Mc Donald di provincia
    titolo: allarme bomba in un fast food
    sommario:sabato sera sconvolto da un pacco sospetto

    Sabato scorso,22 gennaio,al Mc Donald di Tortona, una tranquilla cittadina in provincia di Alessandria, sembrava una serata normale:il locale era affollato come al solito da ragazzi e adulti che mangiavano veloci un panino in attesa di recarsi al vicino cinema .
    Poi qualcuno si accorge di uno zaino di grosse dimensioni abbandonato su di una sedia e la serata prende un'altra piega.
    "All'inizio non ci ho fatto caso",racconta la cameriera,"in seguito ho visto che la gente entrava e usciva e nessuno lo cercava, così mi sono insospettita ed ho avvisato il responsabile del locale."
    Il gestore ha immediatamente allertato la locale stazione dei carabinieri che, temendo che lo zaino potesse contenere dell'esplosivo, hanno chiesto l'intervento degli artificieri del comando provinciale di Alessandria.
    Tra i clienti si è diffuso il panico, ma nessuno, fortunatamente ha perso il controllo. Il locale è stato evacuato ed anche il traffico sulla strada provinciale per Salice Terme è stato bloccato, con qualche disagio per la circolazione.
    Giunti sul posto gli artificieri, lo zaino è stato aperto con cautela,ma si è subito capito che si era trattato di un falso allarme:all'interno c'erano libri, diario e un astuccio dimenticati da uno studente distratto o che forse aveva fretta di andarea divertirsi.
    Allarme rientrato dunque, ma questo episodio dimostra una volta di più come il mondo in cui viviamo sia dominato dalla paura di atti terroristici,che si è diffusa soprattutto dopo l'11 settembre e che si alimenta quotidianamente con fatti come questo o altri molto gravi, come l'attentato all'aereoporto di Mosca di alcuni giorni fa, che ha provocato decine di vittime.

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  15. Occhiello:ZAINO “SOSPETTO” VICINO al fast food tortonese.
    Titolo:Falso “allarme bomba” al Mc Donald
    Sommario: "Tutto fumo, niente arrosto"
    Falso allarme questa notte al Mc Donald di Tortona. Sabato 22 gennaio, infatti, una segnalazione rilevata dai carabinieri ha dato qualche brivido a forze di polizia e cittadinanza, poi risoltosi poi per fortuna in un nulla di fatto. Intorno alle 19 di sabato uno zainetto “sospetto” ha destato più di un dubbio a Polizia e Carabinieri; tanto che gli uomini dell’arma, nonostante la vicinanza appunto con la sede della Polizia di Stato, sono prontamente intervenuti bloccando il traffico all'interno del parcheggio del vicino centro commerciale per questioni di sicurezza e chiarire, quindi, la situazione. Appoggiato proprio sotto un tavolo, uno zainetto nero abbandonato ha fatto ipotizzare ad un eventuale, seppur improbabile, “pacco bomba”. L’intervento degli artificieri dell’arma ha sciolto ogni dubbio: nello zaino c’erano soltanto dei guanti, un asciugamano ed una bottiglietta di acqua naturale. Falso allarme e scongiurata ogni preoccupazione, così, appena dopo poche ore dalla segnalazione, nel Fast Food della cittadina Piemontese.

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  16. destinazione editoriale: sette giorni, per esempio

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  17. Ecco l'opera di Modellato

    PUO' UNO ZAINO ABBANDONATO IN UN
    FAST FOOD ROVINARE UN TRANQUILLO SABATO

    Ebbene si,ier, sabato alle 19.30al Mc Donalds di tortona,
    una piccola e pacifica cittadinain provincia di alessandria,
    uno zaino abbandonato ha tormentato una piacevole serata
    a molti tortonesi.

    C'è chi era lì per un raduno di amici o semplicemente
    per un "boccone" veloce prima di un bel film al cinema,
    ma allo stesso tempo, sotto un tavolino era presente un
    misteriso zainetto.
    E' stato un signore sulla quarantina che,dopo
    aver ordinato da mangiare ed essersi seduto a quel
    tavolino, ad accorgersi della borsa.
    Il cliente, chiedendo al titolare del locale chi fosse il proprietario,
    dopo diverse considerazioni,si è arrivato a pensare che potesse trattarsi di una bomba
    a causa di tutti gli attentati del mondo attuale.
    annunciata ai clienti la possibile presenza di un ordigno
    all' interno del fast food, i momenti che sono seguiti, sono stati in preda al panico e ad una totale
    e frenetica corsa verso l' uscita.
    Nel locale ormai deserto rimaneva solo quell' eastpack grigio scuro.
    All' arrivo degli artificeri, la situazione era piombata in un silenzio quasi surreale.
    I presenti in attesa di una risposta a tutto ciò, sono stati sciolti dalla tensione dal rapporto effettuato:
    <>.
    Questo è stato il rapporto di uno degli artificeri.
    in seguito all' unanime "respiro di soglievo", lo staff del"Mc" si sono scusati per il falso allarme
    e per il "food" un p'ò troppo "fast"

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  18. Da MAtteo (Biondini) ricevo e volentieri pubblico:

    L'odio non vince sempre.
    Tortona,22 gennaio 2011.


    Hasan e' un ragazzo come tanti,solo la sua pelle e' un po' piu' scura e i suoi occhi sono
    neri come il carbone.La sua famiglia e' emigrata i Inghilterra dalla Palestina quando
    lui era ancora un bambino.Nel suo paese natale la vita era difficile a causa della miseria
    e della guerra sempre imminente.A Tortona Hasan frequenta con profitto la scuola e
    conosce tanti ragazzi e ragazze,ma ha una simpatia particolare per Jsabel.lei viene dal Marocco.
    IUn giorno Hasan incontra Rocco.Rocco e' gentile con lui,e' ben vestito,pare che disponga di
    molto denaro.Gli parla di giustizia,gli chiede se vi potra' mai essere giustizia al mondo finche'
    vi saranno i ricchi e i poveri,i potenti e i deboli.Gli spiega che lui e altri amici ,hanno una missione
    santa da svolgere.cercare di riportare un po di giustizia sulla terra .Hasan e' affascinato dalle
    parole di Rocco,che in breve gli spiega cio' che deve fare.:Al sabato pomeriggio tantissimi ragazzi
    si ritrovano per una birra e un hamburger da Mc Donald's ,sono tutti dei dei miscredenti che non
    hanno ne' fede ne' principi,sonoil simbolo stesso di tutto cio' che i credenti devono combattere
    e distruggere.Il suo compito e' semplicemente quello di entrare in quel luogo e. una volta entrato
    ,tirare la cordicella dello zainetto imbottito di esplosivo e tutto sara' finito.Hasan accetta e ,
    dopo un breve addestramento,viene il gran giorno:Mc Donald's e' stracolmo di gente,ma lui ha una missione da compiere,
    si fa strada nelle folla con il suo zainetto mortale sulle spalle.Ecco,pensa,questo e' il momento.
    Mentre sta per tirare la cordicella sente un tocco lieve sulla spalla,si volta e incontra gli occhi
    bellissimi di Jsabel che,forse intendendo qualcosa,gli dice tranquilla:-Ciao,Hasan,
    che bello vederti qui!La vista di Hasan si oscura per un attimo poi riprende il controllo di se'
    dimentica la sua follia,risponde:-Ciao,Jsabel,sei bellissima,la vita e' bellissima.

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